Per iniziare a creare qualcosa di speciale iniziamo da ciò che esiste di più unico in natura…

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La creazione di un gioiello personalizzato è un processo lungo, ma alla fine il risultato è ciò che desideri di più: qualcosa di unico ed inimitabile!

INCONTRO VALUTATIVO

La prima parte consiste in un incontro, molto informale, dove si descrive quello che si vorrebbe realizzare scegliendo materiali, pietre e budget. Si iniziano a buttar giù qualche idea su di un classico foglio di carta.

 

REALIZZAZIONE AL CAD

La gioielleria è cambiata molto negli ultimi anni, e grazie all’utilizzo della progettazione computerizzata, è possibile avere una idea di come il progetto prenderà vita.

STAMPA, FUSIONE E RIFINITURA A MANO

E in questa fase che i nostri orafi dedicheranno tutte le attenzioni a far si che ogni piccolo dettaglio del progetto sia al punto giusto. La rifinitura è il processo finale più importante per far si che sia proprio come lo desideri.

IL TUO GIOIELLO E' PRONTO

A questo punto dobbiamo solo organizzarci per poter trovare il momento per scoprire come la tua idea è diventata realtà!

GIA 4C'S PESO

GIA 4C’s Peso

I diamanti e le altre gemme sono misurati in carati: un carato equivale a 0,2 grammi (da non confondere con Karati, come in 18 k per l’oro, che si riferisce alla purezza dell’oro).

Come gli euro sono divisi in centesimi, anche i carati sono divisi in punti. per esempio 50 punti di diamante equivalgono a 0,50 carati. Ma due diamanti di egual peso possono avere un valore molto diverso in base alle altre caratteristiche del diamante: purezza, colore e taglio.

Visto che anche una piccola frazione di diamante può fare una differenza in costo, la precisione è fondamentale. Nell’industria dei diamanti il peso spesso viene misurato in millesimi di carato e poi arrotondato a centesimi. Sopra il carato il peso viene espresso in carati e decimali.

Il carato, lo standard di peso per i diamanti è le pietre in generale, prende il suo nome dal seme di carrube che ha un peso più o meno uniforme.

 

 

GIA 4C'S COLORE

Il colore dei diamanti è più o meno quello che riesci a vedere. Il loro valore si basa su quanto vicino siano al “colorlessness” – meno colore c’è più alto è il valore. (Fatta eccezione per i diamanti fancy color, come rosa blu ecc). La maggior parte dei brillanti trovati in gioielleria vanno da extra bianco a scalare verso piccoli riflessi di giallo.

La scala GIA del colore per i brillanti è uno standard per l’industria dei brillanti. La scala inizia con la lettera D, che rappresenta quella extra bianca, e continua con l’aumentare della presenza di bianco fino alla lettera Z. Ogni lettera rappresenta un grado di colore.
I diamanti vengono comprati con un set di pietre , chiamate pietre di paragone, che sono state scelte sotto un certo tipo di luce , taglio e peso.

 
  • Molti di questi colori sono così invisibili ad occhio umano, che spesso vengono usati da gioiellieri in malafede per poter offrire una qualità inferiore ad il costo di una pietra migliore.

    Prima dello sviluppo della D-Z Color Grading Scale, esistevano una varietà di sistemi che veniva applicati. Queste includevano lettere dell’alfabeto (A,B,C con multiple A per pietre migliori), numeri arabi o romani, e descrizioni come “pietra blu” o “blu chiaro”.
    Il risultato era un sistema inaccurato e inconsistente. Per questo i creatori della scala hanno deciso di partire dalla lettera D, per evitare qualsiasi confusione con il vecchio metodo di comparazione.

 

Testo ed immagini copyright del GIA Gemmological Institute of America.

GIA 4C'S PUREZZA

Dato che i diamanti si sono formati nelle estremità più profonde della terra, sotto estreme pressione e temperature, spesso succede che ci siano dei segni della loro “nascita”, delle inclusioni interne o esterne.

La purezza dei diamanti dipende dalla presenza o no di queste inclusioni o macchie. Diamanti senza la presenza di questi “segni distintivi” sono difficili da trovare e per questo motivo aumentano in valore. Usando la scala GIA ai diamanti viene assegnato un grado di purezza che va da F (flawless) a I3 (included).

Ogni diamante è unico. Nessun diamante è perfetto sotto la lente 10x, alcuni ci vanno molto vicini però. Conosciuti come diamanti Flawless questi sono eccezionalmente rari (alcuni gioiellieri nella loro carriera non ne hanno mai visti!).

La scala GIA contiene 11 gradi con la maggior parte dei brillanti che ricade nella categoria VS (very slightly included) e SI (slightly included). Per determinare il grado di purezza, il sistema GIA considera la grandezza, la natura, la posizione, il colore e la quantità di queste caratteristiche che sono visibili con una lente 10x.

 
  • Flawless (F): nessuna inclusione o macchia è visibile da un grader professionista usando una lente 10x.

    Internal Flawless (IF): nessuna inclusione e solo qualche macchia è visibile da un grader professionista con una lente 10x.

    Very, very slightly included (VVS1 e VVS2): Inclusioni sono difficili da riconoscere per un grader professionista con una lente 10x.

    Very slightly included (VS1 e VS2): le inclusioni sono in un range da difficile a relativamente facile per un grader professionista con una lente 10x.

    Slightly included (SI1 e SI2): le inclusioni sono visibili da un grader esperto con una lente 10x.

    Included (I1, I2 e I3): le inclusioni sono ovvio e riconoscibili con una lente 10x e possono avere delle ripercussioni sulla trasparenza e brillantezza.

     

    Come per il colore anche la scala per la purezza fu creata per evitare dei problemi di interpretazioni sbagliate.

 

Testo ed immagini copyright del GIA Gemmological Institute of America.

GIA 4C'S TAGLIO

La qualità del taglio è il fattore che influenza di più il fuoco la lucentezza e la brillantezza di un brillante. La bellezza e il fascino che un particolare diamante emana dipende più dal taglio che da qualsiasi altra caratteristica.

Il sistema GIA di valutazione del taglio per lo standard dei brillanti taglio round D-Z color si basa sul mix di sette componenti. Le prime tre – luminosità (il totale della luce riflessa da un diamante), il fuoco (la dispersione della luce nei colori principali dello spettro) e la “scintillazione” (il mix delle zone bianche e scure, dei flash di luce quando un brillante viene mosso) sono gli aspetti di come appare un diamante. Le ulteriori 4 – la misura del peso, la simmetria, la rifinitura e la tenuta – sono relativi al modo in cui è stato lavorato e tagliato il diamante.

Nel sistema GIA, ogni componente è valutato singolarmente, dando la relativa importanza ad ogni componente sulla qualità del taglio del diamante. Ogni valutazione del taglio, si basa su una scala che va da eccellente a povero, rappresentando un range di proporzioni e di aspetto.

 
  • Per esempio guardando il brillante lateralmente le maggiori componenti sono, dall’alto verso il basso, la corona, la cintura e il padiglione. il taglio perfetto prevede 57 o 58 faccette, la 58esima faccetta dipende dalla presenza o no di una piccola faccia alla punta del brillante chiamata culet.
    Le proporzioni di un diamante sono in relazione alla grandezza della tavola, angolo della corona e la profondità del padiglione. E’ importante sapere che esistono una varietà di proporzioni e che queste influenzano l’interazione della luce con il brillante e quindi anche quanto possa essere attraente all’occhio umano.

    Mentre è importante considerare molte componenti per studiare la qualità di un taglio, bisogna ricordare che l’occhio umano di chi compra gioca un ruolo fondamentale. Ogni persona ha la libertà di scegliere quello che risulta perfetto per Lui.

    Molto spesso le persone usano taglio e forma in maniera intercambiabile. in realtà la forma “round” è quella più comunemente usata in italia, ma esistono molte altre forme come marquise, pear, oval and princess. also Hearts and triangles stanno iniziando ad avere popolarità nella gioielleria.

 

Testo ed immagini copyright del GIA Gemmological Institute of America.